La crisi c’è e si fa sentire, anche in Giappone, dove nel 2009, secondo il Research Institute for Publications, gruppo industriale di Tokyo, le vendite di riviste e volumi manga avrebbero subito uno storico crollo, scendendo del 6,6%, arrivando a un totale di 418.7 miliardi di yen (circa 3,4 miliardi euro).
In particolare, gli introiti derivanti dalla vendita di riviste manga sarebbero scesi del 9,4%, a 191.3 miliardi di yen (1,6 miliardi euro), dato che fa riflettere, se si considera che da ben diciotto anni i ricavi in questo settore non arrivavano sotto la soglia dei 200 miliardi di yen. Insomma, si è ben lontani dal record di vendite del 1995, quando furono venduti oltre 1,34 miliardi di copie.
Secondo l’istituto di ricerca, alla base di questo crollo ci sarebbe un cambio di atteggiamento dei consumatori, che avrebbero iniziato a prediligere la lettura nei manga café all’acquisto di riviste e volumi; d’altro canto, anche il numero di titoli in grado di raggiungere un vero e proprio successo commerciale nelle vendite sarebbe diminuito rispetto al passato.
Tuttavia non mancano eccezioni, fra cui One Piece, che con il volume 57, uscito in Giappone il 4 marzo, ha infranto ben due record: quello di copie stampate, 3 milioni in totale, e quello di copie vendute, 1,7 milioni solo nella prima settimana.