Kobe, il giorno del ricordo

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teo_sensei
view post Posted on 15/9/2010, 11:13




Il Grande terremoto di Kobe, è stato un terremoto che si verificò il 17 gennaio 1995, alle 05:46 ora locale, nella parte sud della Prefettura di Hyōgo in Giappone. Esso fu di magnitudo 6,8 della scala Richter (USGS), e Mj7,3 sulla scala revisionata (7,2 nella vecchia) della JMA I tremori durarono per circa 20 secondi, l'ipocentro venne localizzato a 16 km. dall'epicentro, sul margine nord dell'isola Awaji, a 20 km. dalla città di Kobe.
Le vittime furono 6.434 (stima finale del 22 dicembre 2005) e di queste circa 4.600 erano abitanti della città di Kobe.Fra le città più grandi, Kobe con la sua popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti, fu quella più vicina all'epicentro e che subì i danni maggiori. Questo è stato il peggior terremoto verificatosi in Giappone dal terremoto di Kantō del 1923 che causò oltre 140.000 morti. Esso ha causato danni per circa 10.000 miliardi di yen pari al 2.5% del PIL del Giappone. Sulla base del rapporto di conversione medio dello yen rispetto ad dollaro, i danni ammontarono alla cifra di 102,5 miliardi di dollari.
Intensità sismica
Questo fu il primo terremoto la cui intensità sismica venne certificata sopra ai 7 shindo della Japan Meteorological Agency seismic intensity scale.
L'intensità sismica venne certificata shindo 7 nelle città di Hokudan, Ichinomiya e Tsuna (ora Awaji), così come nelle città di Kobe, Ashiya, Nishinomiya e Takarazuka. Successivamente venne stimata shindo 6 nelle città di Sumoto (isola di Awaji) e Kobe.
Il terremoto venne avvertito in tutta la grande regione del Kansai e venne registrata una magnitudo shindo 5 nelle città di Kyōto, Hikone (Prefettura di Shiga) e Toyooka (Prefettura di Hyōgo). Con intensità minore venne avvertito anche a Fukui, Gifu, Mie, Osaka, Nara, Wakayama, Tottori, Okayama, Hiroshima, Tokushima, Kagawa e nella Kōchi, dove la magnitude venne misurata in shindo 4[5].
Danni alla città ed ai sobborghi
La maggior parte dei danni e dei morti, più di 4.000, si verificarono nella Prefettura di Hyōgo. La rottura delle condutture del gas procurarono l'incendio degli arredamenti in legno e la rottura delle condutture dell'acquedotto rallentarono il lavoro dei Vigili del Fuoco nell'opera di spegnere gli incendi. La maggior parte delle abitazioni più vecchie avevano tetti pesanti costruiti per resistere ai frequenti tifoni che affliggono la zona di Kobe, ma erano sostenuti da una leggera incastellatura di legno. Quando questa venne aggredita dalle fiamme, il pesante tetto, circa 2 tonnellate, crollò trascinando al suolo i muri della casa. Le case nuove erano state costruite con strutture in calcestruzzo ed erano più resistenti ai teremoti ma avevano seri problemi nei confronti dei frequenti tifoni di cui si è detto. Il 20% degli edifici della zona venne distrutto o reso inabitabile e la metà delle case furono ritenute non più sicure per essere utilizzate.
La dimensione dei danni fu assai più grande di quella del terremoto di Northridge, che, per strana coincidenza, era avvenuto esattamente un anno prima. La differenza della dimensione dei danni fu in parte dovuta al tipo di sottosuolo sul quale era costruita la città di Kobe e sulla tipologia delle costruzioni (molte case di antica costruzione non dotate di strutture in calcestruzzo vennero rase al suolo). Inoltre l'intensità del sisma fu molto più elevata (~7.2 contro ~6.6 a Northridge). La popolazione coinvolta nei due terremoti (Kobe e San Fernando Valley di Los Angeles) fu invece circa la stessa intorno a 2 milioni di abitanti.
Danni alle infrastrutture di trasporto
I danni alle autostrade ed ai tunnel vennero pubblicizzati in tutto il mondo da giornali e televisioni per la loro apocalittica drammaticità. La maggior parte dei giapponesi credeva che queste strutture fossero a prova di terremoto e dopo la loro distruzione si disse che erano stati costruiti in dispregio alla legislazione antisismica. Soltanto successivamente venne appurato che la legislazione in vigore negli anni 1960|anni '60 era assolutamente inadeguata e venne rivista diverse volte. L'ultima revisione del 1981 era finalmente adeguata ma venne applicata soltanto alle nuove costruzioni. Dieci campate del viadotto sul quale correva la Hanshin Expressway (Route 43) in tre settori a Kobe ed a Nishinomiya, vennero giù, bloccando un collegamento sul quale transitava il 40% del traffico stradale sulla direttrice Osaka-Kobe. La strada, a seguito dei danni riportati, venne riaperta al traffico coltanto il 30 settembre 1996. Tre ponti sulla meno trafficata route 2 furono anch'essi danneggiati, ma la strada venne presto riaperta, assieme alla Route 43, e costituì uno dei maggiori collegamenti con il resto del paese per diverso tempo. La Meishin Expressway subì soltanto lievi danni, ma venne chiusa durante il giorno, fino al 17 febbraio 1995 per consentire il traffico dei mezzi di soccorso. Soltanto il 29 luglio dello stesso anno vennero riaperte al traffico normale tutte e quattro le corsie. Molte autostrade di superficie furono per lungo tempo intasate a seguito della mancata operatività delle autostrade sopraelevate.
La maggior parte delle ferrovie della regione subiro danni a causa del terremoto. Subito dopo il sisma, soltanto il 30% dei collegamenti ferroviari fra Osaka e Kobe erano operativi. La stazione di Daikai sulla linea Kobe Rapid Railway venne rasa al suolo interrompendo l'operatività della National Route 30. I supporti di legno su cui erano stati realizzati i pilastri della linea ad alta velocità della ferrovia Shinkansen vennero danneggiati provocando la chiusura dell'intera linea. In ogni caso, i danni vennero velocemente riparati e l'80% del traffico venne ripristinato entro 30 giorni dal sisma.
Le isole artificiali site nel porto di Kobe subirono un abbassamento a seguito della liquefazione del suolo ma le isole sulle quali si trova il Kansai International Airport non subirono significativi danneggiamenti. Il ponte Akashi Kaikyo, allora in costruzione nella zona dell'epicentro, non subì gravi danni ma si allungò di circa un metro a causa delle sollecitazioni alle quali venne assoggettato.

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La risposta dei cittadini
Subito dopo il terremoto, i cittadini e gli specialisti, persero ogni fiducia sulla tecnologia sulla sbandierata capacità di prevedere i terremoti e sulle tecniche di costruzione antisismiche. Il governo nazionale del Giappone fu criticato per non aver agito abbastanza rapidamente per poter salvare molte persone, per l'incapacità di utilizzare proficuamente i molti volontari giapponesi che si erano prontamente proposti e per il rifiuto iniziale delle proposte di aiuto pervenute da molte nazioni straniere fra le quali gli Stati Uniti, la Corea del Sud, la Mongolia ed il Regno Unito. Il governo giustificò il rifiuto con la ovvia barriera linguistica e con meno ovvie questioni di ordine sanitario.
Risposta locale
Gli ospedali locali lottarono per far fronte alle pressanti richieste di interventi, resi difficili dai crolli che impedivano l'affluenza dei feriti ai luoghi di cura e dall'altrettanta difficoltà incontrata dal personale sanitario ad arrivare nei luoghi dei crolli. Molti feriti furono costretti ad aspettare nei corridoi a causa del sovraffollamento ed alla mancanza di spazio. Alcuni di essi dovevano essere operati in locali di servizio e nei corridoi.
Approssimativamente 1,2 milioni di volontari furono impiegati nelle operazioni assistenziali durante i primi tre mesi che seguono il terremoto. Aziende di distribuzione come Daiei e 7-Eleven usarono le loro strutture in loco per rifornire le aree colpite mentre NTT e Motorola offrirono i loro servizi telefonici gratuitamente alla popolazione colpita dal sisma. Anche la Yamaguchi-gumi yakuza si adoperò per distribuire cibo ed approvvigionamenti alle vittime bisognose.
Per affrettare gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto, il governo chiuse al traffico dei veicoli privati la maggior parte della rete dell'Hanshin Expressway dalle 6:00 alle 20:00pm e limitò il traffico dei bus, taxi ed altri veicoli non impegnati nei soccorsi. Per mantenere in funzione i servizi di metropolitana leggera, danneggiati in vari punti, vennero organizzati dei servizi di bus sostitutivi, per trasferire i passeggeri nei tratti di interruzione.
Memorial
La Kobe Luminarie, una piccola città costituita da luci natalizie, viene costruita nel centro della città di Kobe, così come vicino alla stazione Shin-Kobe nel mese di dicembre di ogni anno per commemorare il terremoto. Una grande data "1.17" viene illuminata nel Higashi Yuenchi Park vicino al municipio di Kobe ogni 17 gennaio.

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